Pagine

15.2.14

Etologia



Danilo Mainardi

Alla vastissima produzione scientifica che si estende dagli studi di eco-etologia ai fondamenti teorici di educazione ambientale, Danilo Mainardi ha alternato un'intensa attività di divulgazione scientifica, di cui sono un esempio il Dizionario di etologia (1992) e Lo zoo aperto (1994), approcciandosi al mondo animale attraverso un linguaggio meno tecnico e più affettivo, come si può notare dalle pubblicazioni più recenti, fra le quali: Arbitri e galline. Le sorprendenti analogie tra il mondo animale e il mondo umano (2004), L'intelligenza degli animali (2009), Le corna del Cesare (2012) e Noi e loro. Cento piccole storie di animali (2013). Ha redatto inoltre la pagina presente nell'Enciclopedia del Novecento, edita dall'Istituto della Enciclopedia Italiana, che definisce la disciplina dell'etologia.
E' stato direttore dell'Italian Journal of Zoology, organo dell'Unione Zoologica Italiana, ed ha partecipato come consulente a numerose trasmissioni televisive specialistiche, tra le quali Dalla parte degli animali, Almanacco del giorno dopo, Quark e Superquark. Ha collaborato con i quotidiani Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore, e con i periodici Airone, Quark e Casaviva. Ha sostenuto la validità della pet therapy, rimarcando come il contatto dell'uomo con alcuni animali produca benessere.
Danilo Mainardi ha sottolineato in più occasioni come sia importante evitare antropomorfismi di animali per non fraintenderne i comportamenti e le necessità. Allo stesso modo si è dimostrato critico nei confronti dell'immagine degli animali proposta dalla Disney nei cartoni animati e in particolare nei documentari dove, conferendo ad essi caratteristiche antropomorfe, alcuni animali vengono raffigurati come cattivi e altri come buoni. In merito ai numerosi casi in cui viene supposto il suicidio di animali, Danilo Mainardi si è dichiato scettico nei confronti di questa ipotesi perché la consapevolezza della propria morte non appartiene a nessuna specie all'infuori dell'uomo.
Riflessione sul rispetto morale per gli animali. Papa Francesco con l'enciclica Laudato si' conferma il dovere di custodire il creato che ci è stato affidato, ma per affermare il rispetto morale per gli animali non ci devono essere pregiudizi sugli animali, come si legge su La Repubblica del 9 ottobre 2019 che riporta le parole del papa: "Noi (esseri umani) siamo dotati di istinti ma non ci limitiamo a questi; i nostri organi vitali creano un organo prezioso e incorporeo che è la nostra mente".
Nella Chiesa si dovrebbe considerare che gli animali non sono esseri che non pensano e che vivono per istinto; l’etologia conferma che gli animali sono esseri senzienti come noi che provano emozioni ed hanno intelligenza e volontà perché anche loro hanno una mente, pertanto non ci devono essere pregiudizi per poter affermare il dovere morale di rispettare gli animali.